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Cristiano Giuntoli, Il nuovo direttore sportivo

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Raffaele__
view post Posted on 8/6/2015, 17:11




Giuntoli nasce il 12 febbraio del 1972 a Firenze, ma cresce a Pistoia. Fin da ragazzo sviluppa un particolare feeling con il gioco del calcio, prima da difensore in categorie dilettantistiche, poi da giocatore-dirigente, figura alquanto particolare. Negli anni consegue il patentino da allenatore “B-Uefa”, si laurea all’Isef di Firenze e termina brillantemente il Master di direzione sportiva a Coverciano.
La chiamata più importante, fin qui, della sua vita arriva nell’ottobre del 2009. Giandomenico Costi, dirigente del nuovo Carpi FC 1909 di Stefano Bonacini e Claudio Caliumi, chiama Giuntoli a Carpi.
Scatta la scintilla, Bonacini gli consegna le redini di tutta la struttura tecnica ed il Carpi cambia faccia. Conquista prima la C2 poi, l’anno successivo, arriva anche la promozione in C1.
Nella stagione 2011/2012 arriva ad un passo dalla B, perdendo la finale playoff contro la Pro Vercelli, in un clima surreale a causa del terremoto che ha distrutto la città, lasciando lui stesso fuori dalla casa in affitto.
L’appuntamento con il grande salto è rimandato.
La stagione 2012/2013 è il suo primo grande capolavoro.
A Milano, sponda Inter, si insediano Andrea Stramaccioni e il suo staff tecnico. Andrea Nuti, preparatore dell’Inter del triplete di Mourinho ed ex quattrocentista olimpionico, rimane a piedi.
Giuntoli lo chiama, gli spiega il "progetto Carpi" e lui accetta il ruolo di preparatore atletico dei biancorossi.
Con Nuti il Carpi cambia passo. Arriva in finale playoff contro il Lecce, vince e conquista la sua prima Serie B. L’artefice, manco a dirlo, è proprio Giuntoli.
La miscela funziona: nel 2014 arriva la prima salvezza in B del Carpi, quest’anno un’incredibile Serie A.

Certo, una bella storia, ma chi è Cristiano Giuntoli?
Cristiano Guntoli ha cambiato il modo di approcciarsi al calcio.
Prima di tutto, la parte atletica di questo sport.
Puoi avere dei buoni giocatori in squadra, ma se non sono predisposti fisicamente a reggere i carichi di lavoro e le fatiche di un’intera stagione, allora il loro potenziale verrà dimezzato. Quindi, primo parametro di ricerca: giocatori di nascita e di carattere muscolare predisposti ad un certo tipo di lavoro che fa dell’intensità, della velocità e della resistenza nell’arco dei 90 minuti il primo credo.
Esempi? Kevin Lasagna. Fisicamente predisposto a questo tipo di allenamento, ha avuto un miglioramento esponenziale durante tutto l’arco della stagione. Un anno fa giocava in D, ora è ambito da importanti club italiani.
Un altro esempio? Riccardo Gagliolo, raccolto dal fallimento della Sanremese quando pensava di smettere di giocare a calcio ed ora colonna portante della squadra.
Altre citazioni ce ne sarebbero, da Lorenzo Lollo, scaricato dallo Spezia, a Gaetano Letizia e Antonio Di Gaudio.

Proprio a questi ultimi due nomi si collega il prossimo passo.
Giuntoli non è mai stato un raccomandato. Il suo presente se l’è costruito da solo, con fame di vittorie e impegno costante a migliorarsi.
Queste due caratteristiche non devono mancare neppure nel suo ambiente. I giocatori devono avere le fame di chi gioca per conquistare qualcosa di importante, giorno dopo giorno, con sudore e fatica. .

Chi è come lui resta, chi non sposa la sua filosofia è fuori.
Giuntoli ha il pregio professionistico di non regalare niente a nessuno.
Questo a cominciare dalle trattative in sede di mercato, fino ai rinnovi dei singoli.
Per dirne una. Kabine, eroe della promozione in Serie B con due gol nelle due gare decisive, è stato messo alla porta perché ritenuto inadeguato alla nuova categoria. Scelte di polso, a volte controcorrente, ma che gli hanno sempre dato ragione.
Su questa linea anche la scelta contrattuale degli allenatori. Sempre e solo un anno di contratto. In 6 anni a Carpi, solo Castori è stato confermato per due stagioni consecutive (con due contratti annuali) sulla panchina biancorossa.
Solo così puoi stravincere un campionato di Serie B con un budget di 3 milioni di euro.


Se non l’avete ancora capito, Giuntoli è un perfezionista.
Nella sua testa tutto può essere migliorato ed elevato fino alla perfezione, dall’altezza dell’erba e dalla tenuta dei campi d’allenamento, passando per i palloni, finendo con il tipo di alimentazione ed il luogo dove vengono consumati i pasti. Niente è lasciato al caso.
Elevare tutto al massimo livello di accuratezza significa abbassare sempre di più le variabili che possono influire sulle prestazioni della squadra.

Giuntoli è un fuoriclasse nel suo modo di lavorare, ma ha bisogno del suo spazio. E’ un uomo con le “huevos” belle grosse, sincero nei rapporti, ma spietato nel raggiungere i suoi obiettivi.

Fonte: La Grande storia del Carpi. 1903-2013 dal prato del mercato alla Serie B
 
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view post Posted on 8/6/2015, 22:21
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il problema è sempre lo stesso
napoli è piazza per i sarri e gli giuntoli?
 
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icon13  view post Posted on 8/6/2015, 22:44
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Qualcosa di simile accadde quando il Carpi arrivò in Serie B. Cristiano Giuntoli, il direttore sportivo dei miracoli, fu sommerso di richieste dai club più blasonati della cadetteria. "Non lo so, la mia priorità è il Carpi", rispondeva ai giornalisti. Giuntoli sembrava quasi sorpreso da tanto clamore:per lui il Carpi non era soltanto la società per la quale lavorava, ma una famiglia. Dopo la promozione in Serie A è accaduto di nuovo: ma stavolta le richieste si sono trasformate in offerte. Quella targata Napoli. Fu portato nel club romagnolo da Giandomenico Costi, attuale allenatore in seconda che lo voleva con sé già da quando Giuntoli lavorava nel Savona. Col ruolo di collaboratore tecnico girava i campi della Serie D per studiare gli avversari e dare un'occhiata a qualche buon giocatore. Con Stefano Bonacini, amministratore delegato e socio di maggioranza del Carpi, l'investitura a direttore sportivo. Un predestinato, perché anche quando non ha vestito i gradi da direttore sportivo Giuntoli non ha sbagliato un colpo: quattro promozioni. Col Savona dalla D alla C2, poi Spezia in Serie B e le due col Carpi.

Si era abituato a lavorare dietro le quinte, facendo a meno delle luci dei riflettori. La Serie D e la Lega Pro il suo territorio, poi la grande occasione col Carpi che ha portato fino alla Serie passando per tutte le categorie. "La mia riconoscenza verso questa società è smisurata", ha ripetuto spesso Giuntoli. E probabilmente lo avrà detto anche ad Aurelio De Laurentiis che lo ha voluto nel Napoli. Perché proprio lui? Perché pochi potevano portare il Carpi dalla Serie D alla Serie A. Tutta la squadra biancorossa vale circa 4 milioni di euro, meno dell'ingaggio annuale del solo Gonzalo Higuain. In questi casi si parla di segreti, ma Giuntoli non ne ha: segue decine di partite al mese, anche in Serie D ed Eccellenza. Con lui il suo staff, che tutto o in parte potrebbe seguirlo a Napoli: Giuseppe Pompilio, capo scouting e Roberto Canepa, esperto di calcio giovanile due dei nomi che potrebbero accompagnarlo. Giuntoli ha una conoscenza enciclopedica dei calciatori delle serie minori, in particolare i giovani e gli italiani. Un occhio attento a vedere il buono anche sui campi in terra battuta.

L'uomo che De Laurentiis ha scelto per creare una spina dorsale italiana nel suo Napoli. Spendendo poco o niente, perché no. Giuntoli non ha alcun problema. È abituato a fare le squadre senza spendere un euro. Intere squadre. Il presidente del Napoli lo aveva detto: "Vedo Pogba preso gratis e Tevez pagato poco rispetto a ciò che fa. Vorrei liberarmi da questa cosa del più costano e più sono forti". Ed ecco Giuntoli, l'uomo ideale a cui è arrivata questa richiesta.Conoscenza perfetta del calcio italiano: su quello internazionale è pronto a mettersi alla prova. De Laurentiis sogna il campione trovato sui campi minori, o il giovane da far crescere. Questo ha chiesto a Giuntoli: di saper vendere ma soprattutto saper scegliere. A comprare ci penserà il presidente. Giuntoli dalla provincia ai riflettori del San Paolo: la sua scommessa l'ha già vinta".
 
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pier__francesco
view post Posted on 9/6/2015, 06:19




QUOTE (Coventry @ 8/6/2015, 23:44) 
Qualcosa di simile accadde quando il Carpi arrivò in Serie B. Cristiano Giuntoli, il direttore sportivo dei miracoli, fu sommerso di richieste dai club più blasonati della cadetteria. "Non lo so, la mia priorità è il Carpi", rispondeva ai giornalisti. Giuntoli sembrava quasi sorpreso da tanto clamore:per lui il Carpi non era soltanto la società per la quale lavorava, ma una famiglia. Dopo la promozione in Serie A è accaduto di nuovo: ma stavolta le richieste si sono trasformate in offerte. Quella targata Napoli. Fu portato nel club romagnolo da Giandomenico Costi, attuale allenatore in seconda che lo voleva con sé già da quando Giuntoli lavorava nel Savona. Col ruolo di collaboratore tecnico girava i campi della Serie D per studiare gli avversari e dare un'occhiata a qualche buon giocatore. Con Stefano Bonacini, amministratore delegato e socio di maggioranza del Carpi, l'investitura a direttore sportivo. Un predestinato, perché anche quando non ha vestito i gradi da direttore sportivo Giuntoli non ha sbagliato un colpo: quattro promozioni. Col Savona dalla D alla C2, poi Spezia in Serie B e le due col Carpi.

Si era abituato a lavorare dietro le quinte, facendo a meno delle luci dei riflettori. La Serie D e la Lega Pro il suo territorio, poi la grande occasione col Carpi che ha portato fino alla Serie passando per tutte le categorie. "La mia riconoscenza verso questa società è smisurata", ha ripetuto spesso Giuntoli. E probabilmente lo avrà detto anche ad Aurelio De Laurentiis che lo ha voluto nel Napoli. Perché proprio lui? Perché pochi potevano portare il Carpi dalla Serie D alla Serie A. Tutta la squadra biancorossa vale circa 4 milioni di euro, meno dell'ingaggio annuale del solo Gonzalo Higuain. In questi casi si parla di segreti, ma Giuntoli non ne ha: segue decine di partite al mese, anche in Serie D ed Eccellenza. Con lui il suo staff, che tutto o in parte potrebbe seguirlo a Napoli: Giuseppe Pompilio, capo scouting e Roberto Canepa, esperto di calcio giovanile due dei nomi che potrebbero accompagnarlo. Giuntoli ha una conoscenza enciclopedica dei calciatori delle serie minori, in particolare i giovani e gli italiani. Un occhio attento a vedere il buono anche sui campi in terra battuta.

L'uomo che De Laurentiis ha scelto per creare una spina dorsale italiana nel suo Napoli. Spendendo poco o niente, perché no. Giuntoli non ha alcun problema. È abituato a fare le squadre senza spendere un euro. Intere squadre. Il presidente del Napoli lo aveva detto: "Vedo Pogba preso gratis e Tevez pagato poco rispetto a ciò che fa. Vorrei liberarmi da questa cosa del più costano e più sono forti". Ed ecco Giuntoli, l'uomo ideale a cui è arrivata questa richiesta.Conoscenza perfetta del calcio italiano: su quello internazionale è pronto a mettersi alla prova. De Laurentiis sogna il campione trovato sui campi minori, o il giovane da far crescere. Questo ha chiesto a Giuntoli: di saper vendere ma soprattutto saper scegliere. A comprare ci penserà il presidente. Giuntoli dalla provincia ai riflettori del San Paolo: la sua scommessa l'ha già vinta".

a parte le ovvie battute, magari in questo caso la smettiamo di andare a trovare fiorai e galatai in sudamerica che vengono a fare la bella vita!
per quanto mi riguarda, e ho tutta la pazienza di questo mondo, ben vengano talenti nostrani sconosciuti ai piu'.
 
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icon7  view post Posted on 9/6/2015, 07:08
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identità e appartenenza concetti sconosciuti a fiorai e gelatai d'oltralpe
torniamo a max 3 stranieri per team invece che "opti pobà e mangiatori banane" (op.citata)
 
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view post Posted on 9/6/2015, 07:31
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Pozzo ha fatto il punto sul mercato, commettendo una clamorosa gaffe: “L’anno scorso abbiamo preso alcuni giocatori da campionati diversi, dove avevano avuto un rendimento nettamente superiore a quello visto a Udine. Il campionato italiano è atipico, le difese non danno spazio. Serve quindi un periodo di adattamento. Noi non andiamo a prendere tra i profughi che arrivano qui, sono tutti giocatori che hanno un buon curriculum ma che a volte deludono le aspettative, altre esplodono. È vero che il rendimento della squadra non è stato all’altezza, ma aspetterei un altro anno prima di giudicare quello che è stato un anno di transizione. Giocare in mezzo alle gru non è il massimo”
 
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ROCCAFORTE
view post Posted on 9/6/2015, 08:16




Scusate la domanda: ma chi cazz' è?
Oh! poi sarà il nuovo Italo Allodi... ma per i "palati fini" che ci sono a Napoli forse questo non basta.
Detto questo, jammece a piglia' a Lasagna! :D

P.S. Ovviamente sono ironico visto che fino a poco fa si "pretendevano" dirigenti, allenatori e giocatori già fatti ed affermati, ed ogni operazione che è stata fatta ha sempre avuto il sapore della scommessa... anche quando abbiamo preso i vari Callejon, Mertens nonché Cavani (all'epoca tutti molto scettici, tranne Marcello se non ricordo male).
 
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view post Posted on 9/6/2015, 08:32
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L'ultimo ostacolo verso il trasferimento di Cristiano Giuntoli dal Carpi al Napoli, come si legge sull'edizione online della Gazzetta di Modena, è quello del contratto che attualmente lega il diesse al Carpi per altri quattro anni. La clausola di svincolo, intorno ai 700 mila euro, sarebbe infatti efficace solo a partire dalla fine della prossima annata calcistica: "Per questo si sono incontrati ieri sera Giuntoli e il patron Stefano Bonacini. Il Carpi non avrebbe nessuna intenzione di liberarsi del suo direttore sportivo, ma è ovvio che il contratto non potrà esser fatto valere a tutti i costi a fronte di una manifesta volontà di interrompere il rapporto che, ricordiamo, dura ormai da 6 anni. Si tratterà, piuttosto, di pilotare la fuoriuscita. Tradotto, si parlerà di un eventuale indennizzo da parte del Napoli".

CITAZIONE (ROCCAFORTE @ 9/6/2015, 09:16) 
ogni operazione che è stata fatta ha sempre avuto il sapore della scommessa... anche quando abbiamo preso i vari Callejon, Mertens nonché Cavani

il problema è che la percentuale di scommesse perse sfiora cifre bulgare
 
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ROCCAFORTE
view post Posted on 9/6/2015, 08:40




CITAZIONE (Coventry @ 9/6/2015, 09:32) 
L'ultimo ostacolo verso il trasferimento di Cristiano Giuntoli dal Carpi al Napoli, come si legge sull'edizione online della Gazzetta di Modena, è quello del contratto che attualmente lega il diesse al Carpi per altri quattro anni. La clausola di svincolo, intorno ai 700 mila euro, sarebbe infatti efficace solo a partire dalla fine della prossima annata calcistica: "Per questo si sono incontrati ieri sera Giuntoli e il patron Stefano Bonacini. Il Carpi non avrebbe nessuna intenzione di liberarsi del suo direttore sportivo, ma è ovvio che il contratto non potrà esser fatto valere a tutti i costi a fronte di una manifesta volontà di interrompere il rapporto che, ricordiamo, dura ormai da 6 anni. Si tratterà, piuttosto, di pilotare la fuoriuscita. Tradotto, si parlerà di un eventuale indennizzo da parte del Napoli".

CITAZIONE (ROCCAFORTE @ 9/6/2015, 09:16) 
ogni operazione che è stata fatta ha sempre avuto il sapore della scommessa... anche quando abbiamo preso i vari Callejon, Mertens nonché Cavani

il problema è che la percentuale di scommesse perse sfiora cifre bulgare

Mi sa che da quest'anno la "piazza" dovrà accettare la nuova politica delle scommesse, probabilmente anche peggiori di quelle "bulgare". Differentemente è meglio che allo stadio non ci va proprio perché il coro "DE LAURENTIIS VATTENE!" e i titoloni dei "giornali" indigeni nun se ponn' sentì e leggere (per non parlare dei professori che "pontificano" nei salotti televisivi)
 
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view post Posted on 9/6/2015, 08:44
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CITAZIONE (ROCCAFORTE @ 9/6/2015, 09:40) 
Mi sa che da quest'anno la "piazza" è meglio che allo stadio non ci va proprio perché il coro "DE LAURENTIIS VATTENE!"

credo l'anno prossimo non più di 7mila abbonati e probabile azzeramento occasionali
 
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ROCCAFORTE
view post Posted on 9/6/2015, 08:44




Tutto ciò per dire: mi stanno bene il DS del Poggibonsi, l'allenatore del Melfi e i giocatori presi qua e là dalle serie minori... ma poi la "piazza" deve misurarsi un po' la palla, cosa che non è stata fatta fino ad oggi.
 
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view post Posted on 9/6/2015, 11:00
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importante dela contribuisca con dichiarazioni nette chiare che non generino sogni utopie chimere

della serie:"uagliù io i soldi ce li ho ma me li tengo stretti per jacqueline edo e valentina,investo su san paolo,senza champions due anni son costretto a cedere callejon e higuain a miglior offerente,dimezzo ingaggi, prendo sarri e giuntoli e speramm ca maronn ci assiste.ergo se andiamo ancora in europa league l'anno prossimo festeggiate"

così la gente si mette l'anima in pace, se vuol sostenere sostiene, altrimenti la domenica picnic al parco o sport minori
 
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ROCCAFORTE
view post Posted on 9/6/2015, 11:25




CITAZIONE (Coventry @ 9/6/2015, 12:00) 
importante dela contribuisca con dichiarazioni nette chiare che non generino sogni utopie chimere

della serie:"uagliù io i soldi ce li ho ma me li tengo stretti per jacqueline edo e valentina,investo su san paolo,senza champions due anni son costretto a cedere callejon e higuain a miglior offerente,dimezzo ingaggi, prendo sarri e giuntoli e speramm ca maronn ci assiste.ergo se andiamo ancora in europa league l'anno prossimo festeggiate"

così la gente si mette l'anima in pace, se vuol sostenere sostiene, altrimenti la domenica picnic al parco o sport minori

Capisco che la maggior parte dei "tifosi" pendano dalle labbra di DeLa, ma non voglio credere che una persona intelligente come te si affidi ancora alle dichiarazioni fatte ai media... eppure Benitez qualche indicazione ce l'ha data: "Il calcio è bugia" (cit.)
 
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Tatò_
view post Posted on 9/6/2015, 11:26




CITAZIONE (Coventry @ 9/6/2015, 12:00) 
importante dela contribuisca con dichiarazioni nette chiare che non generino sogni utopie chimere

della serie:"uagliù io i soldi ce li ho ma me li tengo stretti per jacqueline edo e valentina,investo su san paolo,senza champions due anni son costretto a cedere callejon e higuain a miglior offerente,dimezzo ingaggi, prendo sarri e giuntoli e speramm ca maronn ci assiste.ergo se andiamo ancora in europa league l'anno prossimo festeggiate"

così la gente si mette l'anima in pace, se vuol sostenere sostiene, altrimenti la domenica picnic al parco o sport minori

considerando che la gente ha sostenuto pure in serie C secondo me SE i proclami sono di questo stampo non ci saranno problemi.

Diversamente, se la gente si sente pigliata per il culo, poi è normale che volano fischi e pernacchi
 
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ROCCAFORTE
view post Posted on 9/6/2015, 11:35




CITAZIONE (Tatò_ @ 9/6/2015, 12:26) 
CITAZIONE (Coventry @ 9/6/2015, 12:00) 
importante dela contribuisca con dichiarazioni nette chiare che non generino sogni utopie chimere

della serie:"uagliù io i soldi ce li ho ma me li tengo stretti per jacqueline edo e valentina,investo su san paolo,senza champions due anni son costretto a cedere callejon e higuain a miglior offerente,dimezzo ingaggi, prendo sarri e giuntoli e speramm ca maronn ci assiste.ergo se andiamo ancora in europa league l'anno prossimo festeggiate"

così la gente si mette l'anima in pace, se vuol sostenere sostiene, altrimenti la domenica picnic al parco o sport minori

considerando che la gente ha sostenuto pure in serie C secondo me SE i proclami sono di questo stampo non ci saranno problemi.

Diversamente, se la gente si sente pigliata per il culo, poi è normale che volano fischi e pernacchi

Appunto. La "gente" considera oro colato quello che viene spiattellato ai media. Mi credi se ti dico che le interviste di DeLa le vedo raramente? E quella volta che capita, riesco a discernere ciò che può trovare spunto d'interesse e le cazzate (che sono la maggioranza).
Ho capito come opera la proprietà, cosa può fare e cosa no. Per me la politica è chiara, da anni.
 
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26 replies since 8/6/2015, 17:11   158 views
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